PAROLA DELLA SETTIMANA
Scribi e anziani tendono un tranello a Gesù per screditarlo agli occhi del popolo. Gli portano innanzi una donna sorpresa in adulterio e gli chiedono che cosa sia giusto fare. Se Egli avesse detto di lapidarla, secondo la Legge, essi avrebbero detto che si contraddiceva, perché Egli predicava il perdono; se l'avesse perdonata avrebbero detto che contravveniva alla Legge di Mosè. Gesù si china a scrivere con un dito sulla sabbia, poi si rialza e dice: «Chi è senza peccato, scagli la prima pietra contro di lei». Poi si mette di nuovo a scrivere sulla sabbia. È molto probabile che scrivesse i peccati dei presenti. Questi cominciano ad andarsene, iniziando dai più anziani.
Gesù poi si rivolge alla donna dicendo: «Nessuno ti ha condannata!». Ella risponde: «Nessuno». Gesù aggiunge: «Neanch'io ti condanno, però va e non peccare più!». Gesù vince il peccato con il perdono, però ci raccomanda di non peccare più. L'amore misericordioso di Gesù deve aiutarci a vivere seguendo il progetto che Egli ha su ciascuno di noi, evitando sempre il peccato e, quando la nostra debolezza ci portasse a peccare di nuovo, a rivolgerci con fiducia alla misericordia di Dio attraverso il Sacramento della Confessione. Ci insegna anche a non essere severi contro gli altri, ma a fare prima di tutto un esame di coscienza per esaminare noi stessi.
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