PAROLA DELLA SETTIMANA
Siamo al prologo del Vangelo di Giovanni, in cui viene annunciato ciò che poi svilupperà nei successivi capitoli. Come all'inizio del Libro della Genesi, anche questo Vangelo comincia con le parole"In principio". È infatti un nuovo inizio, una storia nuova, quella in cui il Verbo si incarna nel seno della Vergine Maria e si fa Uomo. Il Verbo è Dio, è la Sapienza infinita, che si trova nel seno del Padre e che si umilia fino a farsi uomo come noi. Tutto ciò che esiste è stato fatto per mezzo di Lui; è Lui che possiede la vita e che è la Luce per gli uomini. Si è fatto precedere da un uomo di nome Giovanni, che verrà detto il Battista, cioè ikl Battezzatore. Egli doveva essere il testimone del Messia, cioè del Salvatore, della Vita, della Luce vera. Venne quella Luce destinata ad illuminare il Mondo, che era stato fatto per mezzo di Lui, ad illuminare ogni uomo. Questa Luce non sta solo fuori di noi, ma ci penetra dentro. Dio infatti è sia lontano che vicino, è inafferrabile, ma insieme ci avvolge, ci rende visibili agli altri, ci scalda, ci rende vivi. Coloro che accolgono la Luce divengono, per ciò stesso, figli di Dio. Basta che crediamo nel Nome di Dio, che possiamo diventare figli adottivi di Dio. Cristo ha rivelato il Padre, che nessuno ha mai visto ed ha portato nel Mondo la Grazia e la Verità.Dio ha consegnato al Mondo la Legge per mezzo di Mosè, ma è il Figlio Unigenito di Dio che ci ha portato la Grazia e la Verità e ci ha rivelato il Padre. Rifiutando la Luce precipitiamo nelle tenebre e nella morte, eppure molti uomini non l'hanno accolta. Chiediamo a Dio la Sapienza, perché questa ci aiuti ad accogliere la Luce vera. La vita umana è fragile e la parola "carne" indica proprio questa debolezza che mostriamo nel nostro quotidiano. La meraviglia sta nel fatto che alla nostra estrema fragilità si unisce la Divinità. Dio è con noi e in noi: grazie, Signore!
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